martedì 7 maggio 2024

GIRO 4a tappa Acqui Terme - Andora: La corsa dei velocisti



Già dalla 4a tappa si formano le due gare del giro tra velocisti e nemici di Pogacar

Ormai è chiaro il modo in cui sta iniziando a configurarsi il Giro d?Italia di quest'anno: da un lato la gara per la classifica generale, già nelle mani di Pogacar, dall'altro la gara dei velocisti e degli sprint. Oggi era proprio una di queste ultime, con il Cannibale Pogacar spettatore della gara dei velocisti.

In pratica 187 chilometri quasi piatti,  la tappa è nstata caratterizzata dalla fuga promossa da De Bod e Munoz a Laigueglia. Filippo Ganna sul finire prova a scappare, ma il suo tentativo si infrange quasi subito.

Lo  sprint viene vinto da Jonhatan Milan, la cui volata è stata tirata dal compagno di squadra Simone Consonni.

CLASSIFICA: Pogacar in maglia rosa e Thomas a 47 secondi.


lunedì 6 maggio 2024

GIRO 3a tappa Novara - Fossano: Il primo sprint

Tappa di trasferimento per velocisti, e persino nello sprint il cannibale tenta l'allungo.


Una fuga di una decina di corridori caratterizza la tappa. La maglia rosa controlla agilmente la corsa, con un distacco massimo di una trentina di secondi. A 43 chilometri circa il gruppo si ricongiunge, dopo un allungo di un altro gruppo di una quindicina, con la maglia ciclamino che guida. 

Pogacar è così sicuro di sé che proprio a ridosso del finale tenta persino un allungo per lo sprint, che però viene vinto da Tim Merlier, della Quick-Step.



CLASSIFICA: Pogacar sempre in rosa a 46 secondi da Thomas.

domenica 5 maggio 2024

GIRO 2a tappa San Francesco al Campo - Santuario di Oropa: Il Cannibale del giro

Pogacar prende la maglia rosa, nel ricordo dell’impresa di Pantani



Gruppetto di 5 in fuga, tutti italiani, già dall'ottavo chilometro. Il gruppone si allunga fino a 4 minuti e mezzo, riuscendo costantemente a rosicchiare tempo. Pogacar sempre tra i primi alla testa dell'inseguimento.

La sua sembra una dichiarazione d'intenti: vincere le tappe, oltre che il giro. E poi c'è l'attesa della prima maglia rosa indossata. Allora occorre capire la sua intenzione in vista delle salite, soprattutto l'ultima,  quella dell'arrivo a Oropa, di 12 chilometri.

A 11 chilometri, a 1 minuto e 20, Pogacar fora e cambia bici, perdendo un trentina di secondi. I compagni lo attendono e inizia l'inseguimento, rientrando immediatamente, posizionandosi in testa.

Pogacar inizia la sua progressione, i fuggitivi vengono ripresi, e a 4 chilometri dall'arrivo, in cima allo strappo più duro, emulando le gesta del grande Pantani, il "cannibale" sloveno fa il vuoto, raggiungendo in solitario il traguardo.




CLASSIFICA: Pogacar maglia rosa, a 45' Thomas.

sabato 4 maggio 2024

GIRO 1a Tappa Venaria Reale - Torino: Pogacar presenta le sue carte

 Torino ricorda Superga, nel giorno delle celebrazioni del funesto evento e Pogacar arriva terzo allo sprint, dietro l'equadoriano Narvaez e Shachmann.


Il campione sloveno rintuzza terreno, dopo una fuga di sette corridori, e lo fa con la squadra uae. Questa però lascia il capitano, negli ultimi 30 chilometri, in compagnia unicamente del solo Raka Majka. 

Durante l'ultima salita, lo strappo di San Vito, Pogacar fa la selezione staccando tutti, tranne i due che poi sullo sprint, lo precedono.

L'elemento da sottolineare è che lo sloveno già dalla prima tappa, ha mostrato la volontà di prendere la maglia rosa, cosa inusuale, nella storia delle vittorie di tutti i "cannibali" del ciclismo, che hanno conquistato il giro.

Ma vuol dire anche che il nuovo campionissimo del ciclismo contemporaneo inizia la corsa rosa in una grande forma fisica, e se c'è la gamba... 

CLASSIFICA: Narvaez in maglia rosa, Pogacar a 6 secondi.


sabato 23 luglio 2022

La Uefa contro le discriminazioni


 Nell'ambito della costante lotta della UEFA alla discriminazione, all'odio e agli abusi online nel calcio, la serie-documentario di cinque episodi "Outraged" è da oggi disponibile su UEFA.tv, la piattaforma di streaming della UEFA. La serie "Outraged" rientra nel più ampio programma RESPECT contro gli abusi online, affiancandosi agli obiettivi preventivi della campagna Real Scars e alle attività di monitoraggio, segnalazione e contrasto all'odio online.

I primi quattro episodi di 10-12 minuti rivisitano il pluripremiato documentario "Outraged", ognuno dedicato a temi specifici (razzismo, sessismo, discriminazione dei rifugiati e omofobia) con la partecipazione di Paul Pogba, Megan Rapinoe, Dejan Lovren, Nadia Nadim, Moise Kean, Shanice van de Sanden, Ruud Gullit e altri.

L'ultimo episodio della serie affronta il problema degli abusi online e si affianca alla campagna Real Scars lanciata a UEFA Women's EURO 2022. Grandi nomi del calcio come Wendie Renard, Jorginho, Alisha Lehmann, Karen Carney, Kai Havertz e Patrick Vieira condividono le loro esperienze e opinioni.

“Il calcio è il riflesso perfetto di ciò che è la società. È per questo che abbiamo un ruolo enorme e importante da svolgere. Bisogna agire ora prima che sia troppo tardi”, commenta Patrick Vieira, ex nazionale francese e attuale allenatore del Crystal Palace FC.

Wendie Renard, calciatrice dell'Olympique Lyonnais e della nazionale francese, aggiunge: “Un insulto è un insulto, sia sui social media che nella vita di tutti i giorni”.

Jesús Tomillero, ex arbitro professionista spagnolo, racconta la sua esperienza traumatizzante con gli abusi online: “Andava tutto bene, finché non ho trovato un ragazzo e ho pubblicato una foto sui social, come qualsiasi altro giovane. Ho smesso [di arbitrare] perché ho ricevuto più di 1.500 minacce di morte”.

Durante la stagione 2022/23, e in linea con la Strategia UEFA per la sostenibilità nel calcio, la UEFA collaborerà con le 55 federazioni affiliate per utilizzare la serie "Outraged" in un progetto educativo a livello europeo. Questo metterà in risalto il valore del rispetto, del prevenire ogni tipo di discriminazione e dell'incoraggiare l'uguaglianza e l'inclusione. Pur essendo dedicato a bambini e ragazzi, il progetto coinvolgerà anche allenatori, scuole ed emittenti per raggiungere un pubblico più ampio.

La UEFA incoraggia tutti a unirsi alla lotta agli abusi online segnalando qualsiasi contenuto offensivo o discriminatorio sulla piattaforma social su cui è stato pubblicato. A chiunque sia stato vittima di abusi online o incitamento all'odio e abbia avuto pensieri autolesionistici o suicidi, consiglia di consultare un medico o l'ospedale più vicino per ricevere aiuto. Se le minacce o i commenti fanno temere per la sicurezza e l'incolumità personale, chiamare la polizia.

Outraged” è visibile gratuitamente su UEFA.tv. La piattaforma è disponibile su PlayStation (PS4 e PS5), Smart TV Hisense VIDAA, Android e iOS (smartphone e tablet), Apple TV, Android TV e Amazon Fire TV.


FONTE https://it.uefa.com

Credits ANSA


GUARDA IL VIDEO


venerdì 22 luglio 2022

I boxer bolognesi, il progetto sociale, la speranza di un nuovo inizio


La vicenda della Bolognina Box di Bologna irrompe in questa estate torrida, segnalando come un progetto a sfondo sociale, con uno straordinario sguardo al territorio, non riesca a trovare una casa dove far allenare atlete e atleti di diverse nazionalità e di grande talento. Ma se un progetto sociale fallisce è il territorio a subirne le conseguenze.

di Marco Marano

La "Bolognina Box" era uno di quei luoghi di Bologna, che ti fanno amare questa città...  Una palestra di pugilato, sia maschile che femminile, dove, nel quartiere più multietnico della città erano presenti atleti di diciannove nazionalità del mondo. Un luogo magico insomma, al di là del fatto sportivo, anche perché in quel caso solo la box sa essere sa essere sport sociale a 360 gradi, dove il ring diventa un'alternativa valida alla strada. 

Dove il ring diventa metodo di vita per avere rispetto degli altri, perché quando ci si prende a pugni in un ring, con delle regole ed un arbitro che giudica il tuo comportamento, devi necessariamente avere rispetto di te stesso, e quindi dell'altro, quel rispetto che la strada ti toglie... E poi, lì si stavano formando piccoli campioni e piccole campionesse. La palestra era situata in via del Lavoro, 

Così il 18 luglio la palestra viene chiusa per una questione, sembra, di insonorizzazioni... Un sogno spazzato via per una questione di insonorizzazioni. Certo, una cosa così in Italia generalmente è normale, ma in una città come Bologna non lo è... Malgrado l'attenzione su questa storia da parte dell'amministrazione comunale, ormai da mesi, non si è riusciti a valorizzare una esperienza straordinaria come questa. Ed è un peccato, visto che Bologna è vocata a questo tipo di valorizzazioni. Ci viene in mente la storia della squadra di rugby del quartiere di Librino a Catania, i "Briganti ASD Onlus", la cui sede è stata data più volte alle fiamme dalla mafia, per il lavoro sociale che lo sport stava facendo.

Ma sia nell'uno che nell'altro caso queste storie non possono terminare, quindi se i Briganti non si sono arresi non lo faranno neanche gli atleti della Bolognina Box. Per tal motivo vogliamo ritornare a parlare al presente dei e delle pugili della palestra. Dopo le proteste a Palazzo D'Accursio, sede del governo della città, gli atleti hanno lanciato un appello alla città di Bologna: stiamo cercando uno spazio  dove poterci allenare...


La Bolognina Boxe è ufficialmente senza una casa, da qualche giorno siamo costretti ad allenarci al parco Parker-Lennon. Lanciamo un appello a tutta la città: chiunque sia a conoscenza di uno spazio in affitto nei quartieri Bolognina e San Donato, ci contatti nelle nostre pagine Facebook e Instagram.
La Bolognina Boxe non si arrenderà facilmente, ci vediamo nelle strade!
Una casa per la Bolognina Boxe
Una casa per lo sport popolare


Credits facebook.com/bologninaboxe

giovedì 21 luglio 2022

Il Tour ha un nuovo Re: Vingegaard stacca Pogacar e mette punto


Alla 18a tappa, la Lourdes-Hautacam di 143 km, la maglia gialla stacca il rivale sulla salita di Lourdes e giunge all'arrivo con  un minuto sullo sloveno, mettendo la parola fine alla gara. Applausi al nuovo Re della corsa, salutando il dualismo tra i due campioni come la ricchezza del ciclismo per i prossimi anni.

di Marco Marano

La crisi del ciclismo moderno, quello dove tutti i valori sono livellati, per i prossimi anni a venire, è stata scongiurata, visto il nuovo dualismo che il Tour di quest'anno ci ha consegnato, tra lo sloveno Tadej Pogacar, vincitore delle due precedenti edizioni, ed il danese Jonas Vingegaard.

Si sono però scambiati i ruoli oggi i due campioni, poiché da quando il danese ha preso la maglia gialla a Pogacar, lui insieme alla sua squadra, con in testa l'altro fuoriclasse della compagnia il belga van Aert, hanno sempre corso controllando i movimenti dello sloveno.


van Aert è andato in fuga tenendo a distanza il gruppo del suo capitano Vingegaard,  che lo ha lasciato andare volentieri, fino ai 3 minuti. In mezzo vari gruppettini che durante l'inseguimento si sono via via dissolti. Fino a quando rimangono proprio la maglia gialla Vingegaard e la maglia bianca Pogacar, da soli ad inseguire van Aert.

A 28 chilometri lo sloveno cade ma si rialza immediatamente, e la magia del ciclismo ci regala una bellissima foto, quella di Vingegaard che anziché approfittarne aspetta l'avversario, il quale lo ringrazia porgendogli la mano. Immagini d'altri tempi, che non eravamo più abituati a vedere, e che riportano alla mente il famoso scambio di bottiglia tra Bartali e Coppi.


Ma come dicevamo, questa volta non è la maglia gialla a stare dietro allo sloveno ma viceversa, fino al punto di staccarlo, raggiungere e superare la maglia verde van Aert a 3,6 km, ed arrivare da solo al traguardo. Se per tutto il Tour il danese ha corso dietro lo sloveno, oggi la maglia gialla ha voluto dimostrare che lui può stare anche avanti. Pogacar porta un ritardo che lo fa sprofondare a 3, 20 dal capo classifica, nella generale, sempre però al secondo posto, sancendo definitivamente l'arrivo del nuovo Re del Tour de France. Ma evidenziando anche il non perfetto stato di forma di Pogacar, e la debolezza della sua squadra, la UAE, che certo uno che studia da campionissimo non merita. Di contro la Jumbo-Visma diVingegaard e van Aert, ha dimostrato forza e compattezza. Malgrado tutto, comunque, Pogacar ha rispettato la Grande Boucle, senza però esaltare, tranne per quel finale incredibile alla settima tappa.


Domani ultima tappa in linea, la 19a, per velocisti, Castelnau Magnoac-Cahors, di 189 km, poi la cronometro... Ma ormai i giochi sono fatti. Il Tour ha il suo trionfatore.

CLASSIFICA GENERALE

1 VINGEGAARD Jonas Jumbo-Visma 71:53:34
2 POGAČAR Tadej UAE Team Emirates 3:26
3 THOMAS Geraint INEOS Grenadiers 8:00
4 GAUDU David Groupama – FDJ 11:05
5 QUINTANA Nairo Team Arkéa Samsic 13:25
6 MEINTJES Louis Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux 13:45
7 VLASOV Aleksandr BORA – hansgrohe 14:10
8 BARDET Romain Team DSM 16:11
9 LUTSENKO Alexey Astana Qazaqstan Team 20:09
10 YATES Adam INEOS Grenadiers 20:17